Intervista esclusiva: SANDRO SCASCITELLI (in occasione della sua presenza alla 9ª Mostra del Club Tex Portogallo)

Intervista condotta da José Carlos Francisco, con la collaborazione di Júlio Schneider (redattore di Tex per il Brasile) per le traduzioni e le revisioni.

Per celebrare un nuovo anno di vita del Club Tex Portogallo, si terrà una nuova Mostra al Museo del Vino e della Vigna di Anadia (il luogo più importante della città). Situata nel centro del Portogallo, Anadia dista 25 km a nord di Coimbra e 90 km a sud di Oporto.
L’esposizione avrà luogo nei giorni 27 e 28 aprile con la presenza di quattro grandi nomi di Tex: Sandro SCASCITELLI, Fabio CIVITELLI, Ivo MILAZZO e Pedro MAURO.

Caro Sandro Scascitelli, ancora una volta sii il benvenuto al blog portoghese di Tex! Sarai protagonista in Portogallo di una esposizione del Club Tex Portogallo, nella città di Anadia. Cosa rappresenta per te questo avvenimento che potrà contare sulla tua presenza in un paese straniero?
Sandro Scascitelli: Non sono un grande viaggiatore e quindi sono particolarmente emozionato e grato per il vostro invito, spero di essere all’altezza dei colleghi che già mi hanno preceduto in queste vostre manifestazioni, cercherò di fare del mio meglio.

Cosa ha convinto Sandro Scascitelli, autore di risonanza mondiale, ad accettare un invito così insolito?
Sandro Scascitelli: Non esageriamo con i complimenti! Sono uno dei tanti autori di storie disegnate che da ormai tanti anni lavora e da il suo contributo a questo nostro mondo di carta. Non potevo rifiutare un così gentile e reiterato invito, spero tanto di non deludere le vostre aspettative.

Quali sono le tue aspettative relativamente alla 9ª Mostra del Club Tex Portogallo?
Sandro Scascitelli: Come ho già detto, non ho molta esperienza di questo genere di manifestazioni in paesi fuori dai confini nazionali. Certamente l’amore per questo nostro mondo di storie disegnate e in particolare per il nostro Tex mi porterà a incontrare e a confrontarmi con amici che condividono le stesse passioni, quindi molto stimolante.

Allargando adesso un po’ l’orizzonte dell’intervista: cosa ti ha convinto ad entrare nell’industria dei comics?
Sandro Scascitelli: Come ho già avuto modo di raccontare in precedenti interviste all’inizio della mia attività disegnavo cartoni animati poi negli anni ’70, guardando i lavori dei grandi maestri di questa nostra forma d’arte, mi appassionai al mondo dei fumetti e da una cinquantina di anni più o meno, cerco di dare il mio contributo.

Cos’hai provato quando hai ricevuto l’invito per disegnare Tex?
Sandro Scascitelli: Certamente per un disegnatore di fumetti, disegnare Tex può essere considerato un punto di arrivo e una gratificazione al proprio lavoro. Un lavoro che si affronta, e non potrebbe essere altrimenti, con il massimo impegno, anche per il rispetto dovuto al leggendario personaggio e ai tanti grandi maestri che, in tutti questi anni, si sono avvicendati nella narrazione delle avventure del nostro eroe.

Come analizzi l’evoluzione della tua carriera?
Sandro Scascitelli: Mah… per questa analisi credo sia indicata una valutazione fatta da altri, più che dal disegnatore stesso, posso dire che riguardando i miei primi lavori una evoluzione c’è stata sicuramente, anche se devo dire che questa nostra professione è e rimane una forma di lavoro artigianale, cioè un lavoro fatto insieme a tanti altri professionisti, dallo sceneggiatore, al curatore, al letterista ecc., quindi l’evoluzione si ha anche in base al rapporto con le altre persone con cui, di volta in volta, ci si trova a lavorare.

Come valuti il tuo lavoro di oggi in rapporto al passato?
Sandro Scascitelli: Rispetto al passato, oggi si hanno molti più mezzi a disposizione. All’inizio della mia carriera, per documentarsi, c’era bisogno di una gran quantità di immagini, messe da parte e catalogate, attingendo da fotografie prese da giornali, riviste, libri ecc., che comunque rimaneva una documentazione abbastanza limitata e difficile da consultare, oggi basta fare una ricerca in internet e di qualunque cosa si hanno a disposizione centinaia di immagini in pochissimo tempo, altra cosa degna di nota è che da qualche anno, dopo aver disegnato per tanto tempo sulla carta e aver compromesso seriamente la mia vista, riesco ancora a lavorare grazie alla tavoletta grafica che mi permette di ingrandire a mio piacimento le immagini e quindi far fronte a questo mio problema.
Come si forma un disegnatore del tuo calibro?
Sandro Scascitelli: Per essere un buon disegnatore di storie a fumetti devi avere una forte passione per questo lavoro, la tecnica la puoi imparare, affinare, ma senza una forte passione non si va molto lontano… E’ la passione che ti fa resistere ore ed ore piegato sul tavolo da disegno, ti fa superare le tante umiliazioni che inevitabilmente si ricevono agli inizi della carriera e che comunque fanno parte del percorso formativo.
Su che cosa stai lavorando attualmente?
Sandro Scascitelli: Sto realizzando una nuova storia di Tex. E’ la mia ottava e porterà a quasi 1000 le tavole disegnate per il nostro ranger, stavo riflettendo proprio in questi giorni a quante volte, in ben 966 pagine, ho dovuto disegnare pistole, fucili, cappelli, cavalli,… da un conteggio uscirebbero fuori dei numeri niente male, anche se di molto inferiori a maestri che da molti più anni lavorano o hanno lavorato per la serie.

Cosa rappresenta Tex per te e quale è la sua importanza nella tua vita?
Sandro Scascitelli: Da bambino, mentre andavo a scuola, passavo davanti all’edicola che esponeva in vetrina le strisce di Tex e rimanevo li a guardarle, incantato. Soldi per acquistarle non ce n’erano, poi piano piano, qualche albo ho avuto modo di averlo tra le mani. Trovarsi oggi a far parte della schiera di autori del famoso ranger è motivo di orgoglio.

In conclusione, vuoi lasciare un messaggio ai tuoi ammiratori che si trasferiranno ad Anadia?
Sandro Scascitelli: Che dire… spero di essere all’ altezza delle loro aspettative e di non deluderli, io ci sarò con il massimo del mio impegno, spero che rimangano contenti e di passare dei giorni sereni parlando del nostro amore comune, Tex Willer.

Caro Sandro, a nome del blog portoghese di Tex ti ringraziamo moltissimo per l’intervista che ci hai così gentilmente concesso.

(Cliccare sulle immagini per vederle a grandezza naturale)

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