Intervista condotta da José Carlos Francisco, con la collaborazione di Júlio Schneider (redattore di Tex per il Brasile) per le traduzioni e le revisioni.
Per celebrare un nuovo anno di vita del Club Tex Portogallo, si terrà una nuova Mostra al Museo del Vino e della Vigna di Anadia (il luogo più importante della città). Situata nel centro del Portogallo, Anadia dista 25 km a nord di Coimbra e 90 km a sud di Oporto.
L’esposizione avrà luogo nei giorni 27 e 28 aprile con la presenza di quattro grandi nomi di Tex: Ivo MILAZZO, Fabio CIVITELLI, Sandro SCASCITELLI e Pedro MAURO.
Caro Ivo Milazzo, benvenuto al blog portoghese di Tex! Sarai presente in Portogallo ad una Mostra del Club Tex Portogallo, nella città di Anadia. Cosa rappresenta per te questo avvenimento che potrà contare sulla tua presenza in un paese straniero?
Ivo Milazzo: Tornare in Portogallo, dopo l’ultima volta volta a Bejá, sarà l’occasione per salutare gli amici e per una visita alla città di Anadia che ospita da tempo un’importante iniziativa su un personaggio divenuto un’icona italiana del Fumetto.
Cosa ha convinto Ivo Milazzo, autore di risonanza mondiale, ad essere presente a questo evento portoghese dedicato a Tex?
Ivo Milazzo: Quest’anno a Lucca Comics & Games la SBE editerà una doppia versione (per libreria e di lusso) della storia “Sangue sul Colorado”, realizzata nel 1998 sui testi di Claudio Nizzi. Mi è sembrato interessante divulgare l’evento in questa occasione dedicata a Tex e nel contempo celebrare un accordo con la Casa editrice che nei prossimi anni pubblicherà le storie che ho creato in carriera sui loro personaggi Nick Rider e Magico Vento, in un’edizione cartonata per le librerie invece che in edicola.
Quali sono le tue aspettative relativamente alla 9ª Mostra del Club Tex Portogallo?
Ivo Milazzo: Può essere l’occasione per vedere meglio Lisbona insieme alla collega brasiliana Lu Vieira, artista emergente anche in Italia. La sua conoscenza della lingua mi permetterà di comprendere più a fondo una cultura che ha contaminato il proprio paese e altri territori durante il periodo coloniale. La nostra società si è formata dalle tante culture mescolatesi nei millenni per il loro perenne migrare. La realtà attuale di popoli che devono lasciare il proprio paese per il condizionamento forzoso di guerre, tirannie o mancanza di cibo, di cure e molte volte di essenziali diritti umani rappresenta solo i nodi infiniti (espansionistici e religiosi) causati da quelle lontane dominazioni, in vero mai risolti. Purtroppo, la situazione odierna racconta che l’Uomo non impara mai dai propri errori né dagli orrori di inutili guerre.
Allargando adesso un po’ l’orizzonte dell’intervista: cosa ti ha convinto ad entrare nell’industria dei comics?
Ivo Milazzo: L’attitudine innata verso la narrazione per immagini mi ha condotto nel suo porto naturale che, attraverso le emozioni del disegno, mi permette di entrare in sintonia con i lettori di varie nazioni. Probabilmente, questo è il significato di tale mestiere e della mia stessa esistenza.
Cos’hai provato quando hai ricevuto l’invito per disegnare Tex?
Ivo Milazzo: In quel periodo si era concluso il lungo sodalizio creativo con Berardi che ci aveva permesso di realizzare molte opere di spiccato valore. Quell’unica storia per la collana annuale di Tex è stata un’importante opportunità creativa. O forse una vera sfida per affrontare un personaggio che aveva accompagnato la mia infanzia in un forte confronto con lo stile personale che avevo affinato sulle tavole del mio Ken Parker, cercando di trovare il corretto equilibrio tra la mia visione narrativa e quella che aveva affascinato dal dopoguerra in poi milioni di lettori sparsi nel mondo. Con rispetto verso il loro beniamino e la mia personalità.
Come analizzi l’evoluzione della tua carriera?
Ivo Milazzo: Penso di essere rimasto concentrato per oltre due decenni a esprimere il mio desiderio di raccontare delle storie di avventura, senza riflettere troppo su cosa significasse veramente questo lavoro. Nel tempo successivo, i cambiamenti inattesi della vita sono stati la chiave per osservarlo con occhi differenti e comprendere a fondo il suo ruolo mediatico e culturale. E, senza dubbio, aiutandomi a capire meglio me stesso e il prossimo.

Ivo Milazzo: Chi esercita un lavoro ideativo ha il compito, se non il dovere, di capire le proprie reali capacità. Ogni esperienza può essere un’occasione per guardare dentro il pozzo oscuro e misconosciuto della Creatività. Se abbiamo il coraggio di seguire la curiosità tipica dell’emisfero destro del nostro cervello, possiamo scoprire le congenite risorse infinite e una potente energia che la logica della razionalità non ci mostrerà mai. Soltanto tramite questo faticoso cammino un artista, o un narratore per immagini come amo definirmi, può sperimentare la potenziali armi della propria mente e quelle del personale estro espressivo.
Ivo Milazzo: Penso che il maggiore ostacolo e’ capire quale sia il talento individuale, quello che gli antichi greci chiamavano “daimon” – espresso nei giusti limiti personali per evitare di trasformalo in un “demone” nefasto – e che l’ancor più remota India definiva “dharma” nel significato di Virtù. Se la si capisce, tale vocazione ha la necessità di essere creduta, coltivata e sviluppata tramite uno specifico cammino in dinamiche operative che le permettano di emergere potentemente. Credere nelle proprie risorse e’ l’unica reale certezza che ci accompagna per diventare persone realizzate ed esistenzialmente privilegiate.
Ivo Milazzo: Ho terminato da poco un libro che raccoglie le storie brevi realizzate negli anni 2000, in cui ho inserito un saggio sulla Creatività. Avendo preso coscienza che tale argomento venisse in genere trattato con superficialità e quasi con ovvia conoscenza, ho potuto verificare che in realtà su di esso non si è scientificamente scoperto quasi nulla, tantomeno sulla fonte dell’intuizione. E anch’io ne sapevo molto poco dopo oltre cinquant’anni di professione. Allora, quale buon occasione se non questa per approfondire l’argomento vivendo in una società condizionata in forma ansiogena dagli effetti del pensiero razionale incentrato su profitto e immortalità?
Cosa rappresenta Tex per te e quale è la sua importanza nella tua vita?
Ivo Milazzo: Forse un visionario stimolo adolescenziale per diventare l’autore che sono oggi.
In conclusione, vuoi lasciare un messaggio ai tuoi ammiratori che si trasferiranno ad Anadia?
Ivo Milazzo: Sarà un enorme piacere incontrarli per stringere loro la mano, guardarli negli occhi e condividere l’emozione della conoscenza.
Caro Ivo, a nome del blog portoghese di Tex ti ringraziamo moltissimo per l’intervista che ci hai così gentilmente concesso.
Ivo Milazzo: Grazie a voi per la stima e l’estrema cortesia.
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