Intervista esclusiva: RAFFAELE DELLA MONICA

Intervista condotta da José Carlos Francisco, con la collaborazione di Giampiero Belardinelli e Roberto Pagani per la formulazione delle domande, di Júlio Schneider (traduttore di Tex e Zagor per il Brasile) e di Gianni Petino per le traduzioni e le revisioni e di Bira Dantas per la caricatura.

Rafaelle Della Monica por BiraCaro Raffaele Della Monica, benvenuto sul blog portoghese di Tex. Cominciamo con una piccola autopresentazione ed il percorso della tua carriera.
Raffaele Della Monica: Sono nato a Cava dei Tirreni (SA) e ho frequentato studi artistici. Nel 1977 sono tra i fondatori dello studio CAF, che realizzerà la rivista “Trumoon”. Iniziai nel 1980 a lavorare professionalmente, collaborando con Giovanni Romanini. Successivamente disegno Alan Ford. Poi entro a far parte dello “Staff di IF”, disegno Bravestar e anche Topolino. Inizio la collaborazione con la Bonelli dapprima tramite lo Staff di IF e poi direttamente. Comincio con Mister No, poi Martin Mystère e poi Tex. Ho lavorato nel campo pubblicitario con spot televisivi (Tringo e Mentamela). Ho scritto e disegnato degli episodi di Tiramolla poi Gordon Link per la Dardo. Attualmente disegno Zagor per la Bonelli.

Raffaele Della MonicaChe posto hanno avuto i fumetti, soprattutto i Bonelli, nella tua infanzia?
Raffaele Della Monica: Sono stati molto importanti, i fumetti Bonelli poi hanno occupato sicuramente il primo posto. Leggevo soprattutto Zagor e Tex, poi anche tutti gli altri.

Come è nata in te la passione per il disegno? E in quale momento hai deciso che questo sarebbe stato il tuo lavoro?
Raffaele Della Monica: La passione per il disegno l’ho avuta da subito, dall’infanzia. Poi verso i diciassette anni ho deciso di provare a farne diventare un mestiere.

Raffaele Della Monica desenhandoNel 1983 hai fatto il primo salto di qualità, arrivando all’Editoriale Corno per disegnare Alan Ford. Un impegno non da poco, perché sei subentrato ad un decano del fumetto italiano come Paolo Piffarerio. Com’è stato il tuo approccio con il personaggio? E a posteriori, pensi che sia stato agevole raccoglierne il testimone? Ti piaceva e trovavi facile disegnare il grottesco?
Raffaele Della Monica: Mi piaceva disegnare Alan Ford, ma purtroppo non vi erano le condizioni per continuare.

Dopo numerose esperienze con svariate case editrici, c’è stato l’ingresso alla Bonelli. Il tuo primo lavoro firmato è datato autunno 1988, un episodio di Martin Mystère apparso su uno dei primi Almanacchi del Mistero, ma alcune tue biografie riportano che precedentemente avevi aiutato Franco Bignotti in una storia di Mister No. Hai fatto parte del suo Studio, dal quale provengono alcuni dei più bei nomi del fumetto nostrano (due nomi su tutti, Ticci e Villa)? E’ stato lui a metterti in contatto con Bonelli e Canzio?
Raffaele Della Monica: Non ho mai fatto parte dello studio di Bignotti, vero e’ però che conoscendolo, visto che per un periodo abitavamo vicini, l’ho aiutato a realizzare poche tavole a matita in un episodio di Mister No. I primi contatti con la Bonelli li avevo presi un po’ di tempo prima, poi successivamente lavorai per la Bonelli tramite un agente (Gianni Bono), con lui ho iniziato ad eseguire i primi importanti lavori. Lo ringrazio di cuore.

Carson por Raffale Della MonicaSuccessivamente hai anche disegnato un paio di storie di Mister No. Ti sei trovato a tuo agio con le atmosfere del pilota amazzonico?
Raffaele Della Monica: A mio agio, Mister No è un personaggio che ho amato molto.

Accostarti a due personaggi così diversi (Martin Mystère e Mister No) ti ha causato delle difficoltà?
Raffaele Della Monica: No, li conoscevo bene entrambi.

I buoni risultati ottenuti sulle tavole di Mister No e la manifesta necessità della redazione di trovare nuovi giovani autori da affiancare ai veterani, ti portano rapidamente alla testata regina della Casa Editrice, Tex. Nel 1989 viene pubblicato il tuo primo episodio, “La croce fiammeggiante“, cui seguirà un paio di anni dopo “Oltre la frontiera“, entrambi su testi di Claudio Nizzi. Come è avvenuto il tuo passaggio a Tex? Qual è stato il modello di riferimento grafico? Tenendo conto della tua giovane età, trovavi particolari difficoltà nel disegnare le avventure del ranger?
Raffaele Della Monica: Effettuai delle prove di Tex, nel periodo in cui stavo realizzando “Veracruz” di Mister No, a Bonelli sembrarono buone e cosi mi diedero quella possibilità.

Gordon Link por Della MonicaAgli inizi degli anni ’90 abbandoni il sicuro e prestigioso approdo texiano e passi all’Editoriale Dardo, laddove crei graficamente il personaggio di Gordon Link, una delle tante testate nate sulla scia dell’enorme successo di pubblico riscontrato da Dylan Dog. I testi, volutamente trash, sono di Gianfranco Manfredi, allora conosciuto cantautore, romanziere, sceneggiatore cinematografico ma all’esordio assoluto in campo fumettistico. E’ stata una decisione dettata dalla voglia di creare un tuo personaggio oppure semplicemente la volontà di sperimentare nuove strade? A tuo parere si poteva già intuire che Manfredi sarebbe diventato uno dei migliori sceneggiatori italiani?
Raffaele Della Monica: Si capiva che Gianfranco Manfredi ci sapeva fare anche con i fumetti.

Zagor por Raffale Della MonicaPoco tempo dopo ritorni in SBE, questa volta entrando nello staff di Zagor, di cui fai parte tuttora. Ti diverti a disegnare le storie di questo personaggio, le cui tematiche spaziano dal western classico all’esotico, dall’horror alla fantascienza?
Raffaele Della Monica: Mi diverto molto. Come ho detto, a Zagor ci sono affezionato. Poi desidero ringraziare Bonelli e tutto lo staff di Zagor, sono fantastici, soprattutti Moreno Burattini.

La tua prima storia di Zagor è con l’episodio “Bandidos!” (Zagor nn. 353-354) su testi di Boselli. Ambientato nella California sotto il dominio del Messico, il racconto si segnala per la presenza di Nat Murdo, uno dei cattivi più affascinanti del nuovo corso zagoriano. I tuoi disegni mostrano una rinnovata creatività. È una nostra impressione?
Raffaele Della Monica: Grazie per i complimenti.

Página Zagor 1Sempre con Boselli hai realizzato due episodi horror, “Vampyr” (Zagor nn. 397-399) e “La nave nera” (Zagor nn. 429-430). In quei racconti, tra l’altro, è apparsa la figura di Ylenia Varga. E, nelle tue tavole, non possiamo non ammirare la crepuscolare bellezza della vampira. Cosa puoi dirci dei due episodi e in particolare di Ylenia Varga?
Raffaele Della Monica: Sono episodi molto bene scritti, interessanti i cambi di scena, i notturni e la psicologia dei personaggi.

In tema di personaggi femminili, in “Vampyr” Boselli ha inoltre riproposto Frida, figura ideata da Guido Nolitta (Sergio Bonelli) e tra le più amate dagli zagoriani. Gallieno Ferri le aveva dato una caratterizzazione morbida e sensuale. Come hai cercato di personalizzare la tua Frida?
Raffaele Della Monica: Ho cercato di rispettarla fedelmente. Il maestro Ferri l’aveva caratterizzata benissimo.

Página Zagor 2Sei uno dei pochi autori (al pari di Ferri, Gamba e Mastantuono) capace di destreggiarsi sia nel realistico che nel comico. Il tuo Cico è particolarmente azzeccato, e dotato di una mimica facciale straordinaria. Se la redazione te ne desse la possibilità, ti piacerebbe realizzare un albo speciale dedicato al pancione messicano, ripercorrendo così le tappe iniziali della tua carriera?
Raffaele Della Monica: Certamente, sarebbe un lavoro che affronterei con entusiasmo.

Di recente hai lavorato con Jacopo Rauch, autore di un nuovo episodio con Ylenia Varga. Le sceneggiature di Rauch hanno delle soluzioni grafiche particolari. Puoi parlarcene?
Raffaele Della Monica: Jacopo Rauch è uno sceneggiatore bravo, capace di visualizzare bene il racconto, spesso esegue anche degli schizzi mentre sceneggia, schizzi che sono per il disegnatore molto utili. Lo ringrazio molto per aver scritto questa storia. Posso dire che ho lavorato con lui molto bene.

TexTerminata l’avventura sulla vampira Ylenia, a cosa stai lavorando adesso?
Raffaele Della Monica: Sto disegnando un episodio di Magico Vento, scritto da Manfredi.

Quanto tempo impieghi per disegnare una tavola? Hai degli orari? Come si articola una tua giornata tipo fra lavoro, letture, tenerti informato, ozio, vita familiare?
Raffaele Della Monica: Lavoro in media 8 ore, producendo circa 15 tavole mensili. Gioco a calcetto una volta a settimana (dopo le 21,00), la domenica mattina faccio una partita a biliardo.

Hai collaborato con tutti gli sceneggiatori di punta di Via Buonarroti: Castelli, Nizzi, Boselli, Burattini, Manfredi, Capone. Con quale di essi hai maturato un particolare feeling?
Raffaele Della Monica: Mi sono trovato bene con tutti e li ringrazio molto.

Carson e Tex por Raffale Della MonicaNel 2006 hai portato a termine l’ultima storia di Tex disegnata da Lettèri, purtroppo mancato poco prima di poter mettere la parola fine al maxi “Il veleno del cobra“. Dopo queste 30 tavole, in cui hai sfoggiato uno stile più “sporco” e meno ancorato al modello ticciano, non ti piacerebbe tornare a far parte della scuderia di Tex?
Raffaele Della Monica: Mi piacerebbe, qualora fossi apprezzato sarei disponibile.

Quali fumetti leggi attualmente, con quali ti identifichi maggiormente?
Raffaele Della Monica: I fumetti Bonelli soprattutto.

Raffaele Della MonicaCome credi si evolverà il fumetto popolare nel tuo Paese?
Raffaele Della Monica: E chi lo sa?

Oltre ai fumetti, quale tipo di libri leggi? E quali sono le tue preferenze nel campo del cinema e della musica?
Raffaele Della Monica: Leggo i libri di Camilleri, Agatha Christie… mi piacciono tutti i bei films, in particolare i gialli e i western, spesso li vedo a casa visto che ho la tessera per affittarli. I miei attori preferiti sono De Niro, Morgan Freeman, Al Pacino. Nella musica ascolto De Andrè, Dalla, De Gregori, ma anche tutta la musica italiana e non. Poi guardo molto la TV, non avendo la puzza al naso, non me ne vergogno.

Caro Raffaele, ti ringraziamo moltissimo per l’intervista che ci hai così gentilmente concesso.
Raffaele Della Monica: Sono io che ringrazio tutti voi. Un abbraccio con affetto.

(Cliccare sulle immagini per vederle a grandezza naturale)

3 Comentários

  1. A me lo stile di Della Monica piace un sacco. Riesce a fare effettivamente davvero un Cico espressivo e di amico. Poi ci sono affezionato perché cominciai a leggere Zagor nel periodo in cui il parco disegnatori venne rinnovato.

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