Intervista esclusiva: STEFANO BIGLIA (a proposito della sua presenza nella 2ª Mostra del Club Tex Portogallo)

Intervista condotta da José Carlos Francisco, con la collaborazione di Júlio Schneider (redattore di Tex per il Brasile) e di Gianni Petino per le traduzioni e le revisioni e di Bira Dantas per la caricatura.

Ciao Stefano, benvenuto ancora una volta al blog portoghese di Tex!
Stefano, quale impressione ti ha lasciato la 2ª Mostra del Club Tex Portogallo? Ti aspettavi di più o di meno di quanto si è verificato?

Stefano Biglia: Ciao a tutti! Partecipare alla seconda edizione della Mostra del Club ad Anadia è stato piacevolmente sorprendente, sia per quanto riguarda l’accoglienza che per quel che attiene all’organizzazione: i membri del Club ed il pubblico hanno fatto a gara per mettermi a mio agio, ed hanno dimostrato entusiasmo e stima nei confronti del mio lavoro. Non potevo chiedere di più!

La tua empatia con in pubblico portoghese è stata meravigliosa e non sarà facilmente dimenticata da coloro che hanno visitato la Mostra di Anadia (come si può vedere dai commenti sul blog portoghese di Tex, in cui la tua amabilità e la tua attenzione nei confronti del pubblico sono meritatamente riconosciuti). Il pubblico, peraltro ti ha gratificato con una grande ovazione nella tua presentazione. Cos’hai provato in quell’istante?
Stefano Biglia: Mi sono divertito, durante il discorso ho cercato di comunicare quanto impegnativo, ma anche entusiasmante sia per me lavorare su un personaggio che, pur essendo simbolo di integrità morale, coraggio, lealtà, non disdegna una sana risata in compagnia, né dimentica di affrontare la vita con una buona dose di ironia.

Dopo avere partecipato a numerosi eventi in Italia, ti aspettavi questo ricevimento ed affetto da parte dei lettori portoghesi?
Stefano Biglia: Ad essere sincero no, soprattutto perchè il mio ingresso su Tex è relativamente recente, ma il loro atteggiamento è valso come un incoraggiamento a produrre ancora più pagine e far sì che si arrivi presto all’uscita della mia lunga storia… ed io mi prepari a ricevere i loro commenti su di essa!

I fans portoghesi di Tex sono in qualche misura diversi dagli altri che hai conosciuto?
Stefano Biglia: Mi sono sembrati molto attenti non solo al “disegnatore”, ma anche alla “persona”, cosa che non può che farmi piacere.

Abbiamo notato che durante la Mostra hai fraternizzato molto con il pubblico: questo scambio di “parole” è stato positivo a tuo avviso? E come ti sei trovato con la lingua diversa dalla tua?
Stefano Biglia: In parte ho barato, nel senso che mi sono avvalso del prezioso aiuto della signora Tizziana Giorgini, ottima interprete; in parte le differenze tra italiano, inglese e portoghese si sono attenuate di fronte alla passione comune, e capirsi è diventato facile.

Quali sono state le principali differenze che hai incontrato tra la Mostra portoghese e ciò che avviene abitualmente nei saloni italiani?
Stefano Biglia: Premetto che, per ragioni di tempo, partecipo di rado agli eventi italiani; ciò che mi ha colpito comunque della Mostra portoghese è stata la scelta della location, il Museo del Vino di Barraida, elegante e significativo al tempo stesso. Anche il susseguirsi degli incontri (presentazioni, dibattiti, workshop, brindisi!) era molto ben studiato.

Al tuo rientro in SBE c’è stato un interesse da parte di Davide Bonelli e/o Mauro Boselli per sapere come era andato la Mostra?
Stefano Biglia: Non ne abbiamo parlato direttamente, le nostre conversazioni vertono principalmente sulle pagine fatte e/o da fare, ma di certo entrambi hanno seguito l’esperienza portoghese tramite i social networks ed immagino ne abbiano ricavato un’ottima impressione.

Ci sono state ripercussioni in Italia circa la 2ª Mostra del Club Tex Portogallo, a causa della tua presenza?
Stefano Biglia: Un crescente numero di miei colleghi che vorranno partecipare alle prossime edizioni portoghesi!

Nonostante tu sia rimasto quattro giorni in Portogallo, hai avuto troppo poco tempo per conoscere il nostro piccolo Paese. Cosa ti ha colpito maggiormente durante questa breve permanenza?
Stefano Biglia: Direi la generosità e l’intenso orgoglio della popolazione portoghese, affezionata alla sua Patria così ricca di storia.

Varrebbe la pena ritornare in Portogallo per partecipare a un altro evento simile?
Stefano Biglia: Certamente, anche se confesso che mi concederei qualche giorno in più per godermi Lisbona e la sua costa, nonchè le altre città vicine, che ho potuto solo intravedere.

Vuoi raccontare qualche storia curiosa o divertente che hai vissuto durante la tua visita in Portogallo?
Stefano Biglia: Più che di una storia si tratta di un sogno, che ho fatto mentre ero ospite a casa di Josè Carlos Francisco (Zeca): mi trovavo durante una conferenza, al Museo del Vino di Anadia, e lo stesso Zeca mi chiedeva come mi stessi trovando in Portogallo. “Benissimo“, rispondevo io, “solo non capisco una cosa: come mai mi avete invitato, visto che io non ho ancora disegnato una storia completa di Tex?“. “Ah, non preoccuparti per questo“, rispondeva lui, “il disegnatore bravo ce l’abbiamo già, ed é Pasquale Frisenda… io ti ho chiamato qui per la VENDEMMIA!“, e, quando l’ho raccontato alla vera conferenza, l’intera sala è esplosa a ridere.

Da ultimo, toglici una piccola curiosità: a che punto è la tua storia di Tex?
Stefano Biglia: Sono a pagina 195, ed ho i Kiowa alle costole!

Stefano, ti ringraziamo moltissimo per il tempo che ci hai dedicato ancora una volta.
Stefano Biglia: E’ stato un piacere.

(Cliccare sulle immagini per vederle a grandezza naturale)

Um comentário

  1. Bellissima intervista e devo dire che Stefano Biglia è un disegnatore che per la sua bravura e la sua carica umana entra di diritto nel novero dei grandi della famiglia!

    Non vedo l’ora di leggere la sua prima lunga storia su Tex per meglio capire ed ammirare il suo tratto.

    Speriamo solo che i Kiowa non lo prendano prima che finisca la storia!

Responder a Francesco Micoli Cancelar resposta

O seu endereço de email não será publicado. Campos obrigatórios marcados com *