Intervista esclusiva: BRUNO BRINDISI (in occasione della sua presenza alla 6ª Mostra del Club Tex Portogallo)

Intervista condotta da José Carlos Francisco, con la collaborazione di Júlio Schneider (redattore di Tex per il Brasile) per le traduzioni e le revisioni.

Per celebrare il sesto anno di vita del Club Tex Portogallo, si terrà una nuova Mostra al Museo del Vino e della Vigna di Anadia (il luogo più importante della città). Situata nel centro del Portogallo, Anadia dista 25 km a nord di Coimbra e 90 km a sud di Oporto.
L’esposizione avrà luogo nei giorni 27 e 28 aprile con la presenza di due grandi nomi di Tex: Roberto De Angelis e BRUNO BRINDISI.

Caro Bruno, ancora una volta sii il benvenuto al blog portoghese di Tex! Sarai protagonista in Portogallo di una esposizione del Club Tex Portogallo, nella città di Anadia. Cosa rappresenta per te questo avvenimento che potrà contare sulla tua presenza in un paese straniero?
Bruno Brindisi: Un grande piacere, oltre alla consapevolezza di far parte ormai degli autori di Tex, dopo quasi 30 anni di Dylan Dog.

Cosa ha convinto Bruno Brindisi, autore di risonanza mondiale, ad accettare un invito così insolito?
Bruno Brindisi: Forse mi confondi con Joe Kubert! Comunque, ora sono molto curioso di scoprire cosa ci sarà di insolito.

Quali sono le tue aspettative relativamente alla 6ª Mostra del Club Tex Portogallo?
Bruno Brindisi: Dopo tanti anni di mostre la grande passione degli amici portoghesi mi tranquillizza sul livello alto dell’organizzazione.

Allargando adesso un po’ l’orizzonte dell’intervista: cosa ti ha convinto ad entrare nell’industria dei comics?
Bruno Brindisi: Avevo intrapreso un altro percorso, per me i fumetti erano solo un hobby, come la musica. Ma la possibilità di guadagni costanti, grazie ad editori come Sergio Bonelli, mi ha convinto a tentare l’azzardo di farne la mia unica entrata economica, spero di non dovermene pentire in vecchiaia.

Come analizzi l’evoluzione della tua carriera?
Bruno Brindisi: Ho fatto una gavetta breve, sono arrivato presto a Dylan Dog, nel periodo in cui lo leggevano più di un milione di persone. Questo mi ha dato un prestigio ed una visibilità ineguagliabili, con l’entusiasmo conseguente di poter anche dare il meglio professionalmente. Otto anni dopo il mio esordio in Bonelli mi è stato chiesto un Texone, puoi immaginare quanto mi sia sentito onorato. Da allora la linea è fortunatamente piatta.

Come valuti il tuo lavoro di oggi in rapporto al passato?
Bruno Brindisi: Su Tex, che è il ponte dell’asino di qualsiasi disegnatore realistico, posso dire di aver fatto un salto di qualità strutturale. Oggi forse finalmente mi sono liberato di quasi ogni vincolo dalle foto, trattandosi di mitologia del West e non di arredi urbani che hanno bisogno di ricerca costante.

Come si forma un disegnatore del tuo calibro?
Bruno Brindisi: Faticando come l’asino di cui sopra!

Su che cosa stai lavorando attualmente?
Bruno Brindisi: La nuova serie “Tex Willer”, ma ci sono in uscita un paio di miei Dylan Dog.

Cos’hai provato quando hai ricevuto l’invito per disegnare la nuova serie del giovane Tex Willer?
Bruno Brindisi: Costernazione! Lavorare con Boselli è terribile! Scherzo, siamo amici da tanti anni.

Cosa rappresenta Tex per te e quale è la sua importanza nella tua vita?
Bruno Brindisi: Tex è un lavoro, non un parente! Ero lettore di Zagor, da bambino…

Tex è un personaggio importante nella tua carriera, senza dubbio: riesci ad immaginarti fra 10 o 20 anni a disegnare ancora la serie, o ambisci, un giorno, a provarti su qualcosa di nuovo? Hai qualche progetto in mente a cui lavorare in un futuro?
Bruno Brindisi: Riesco benissimo a immaginare me che disegno, meno bene a immaginare cosa. Tex andrebbe benissimo, anche fra 30 anni, anzi, voglio fare il numero del centenario! Avrò solo 84 anni.

In conclusione, vuoi lasciare un messaggio ai tuoi ammiratori che si trasferiranno ad Anadia?
Bruno Brindisi: Non sono io, vedete quello alto, con i capelli lunghi? Seguite quello!

Caro Bruno, a nome del blog portoghese di Tex ti ringraziamo moltissimo per l’intervista che ci hai così gentilmente concesso. Se vuoi approfittare di questo spazio per lasciare qualche messaggio anche ai nostri lettori, puoi farlo.
Bruno Brindisi: Ai lettori di Tex, ma anche i lettori in genere, che sono sempre meno, un grazie per l’affetto, soprattutto cercate di contagiare qualche altro, tramandate la passione!

(Cliccare sulle immagini per vederle a grandezza naturale)

Um comentário

  1. Grande Bruno ! Artista meticoloso e altamente professionale. Capace di mixare graficamente la realtà dei giorni nostri alla mitica epopea del west !

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