Intervista esclusiva: ROSSANO ROSSI

Intervista condotta da José Carlos Francisco, con la collaborazione di Carlo Monni e Enzo Pedroni per la formulazione delle domande e di Júlio Schneider (traduttore di Tex per il Brasile) e di Gianni Petino per le traduzioni e le revisioni.

Rossano RossiCiao Rossano, e benvenuto sul blog portoghese di Tex! Vuoi presentarti brevemente ai nostri lettori?
Rossano Rossi: Salve a tutti, mi chiamo Rossano Rossi, ho 44 anni, sono nato e vivo ad Arezzo in Toscana, e di mestiere faccio il fumettista.

Verso che età hai iniziato ad interessarti ai fumetti?
Rossano Rossi: Potrei dire fin dalla culla, ma forse esagero; ancora prima che imparassi a leggere amavo già sfogliare e riempire di disegni i vari albetti che mi capitavano tra le mani, soprattutto i vari Topolino, Paperino and company.

Come e quando ti sei orientato verso il disegno e in quale momento hai deciso che questa sarebbe stata la tua forma di sopravvivenza?
Rossano Rossi: Ho sempre amato disegnare, ovunque e in qualsiasi situazione, specialmente durante le lezioni di matematica, che odiavo molto. Sul fatto che sarebbe stata la mia forma di sopravvivenza non saprei, visto che non è che si sopravviva molto bene con i fumetti, diciamo che è stata una forma di masochismo, avrei potuto prendere altre strade molto più remunerative, ma è cosi bello poter illustrare storie a fumetti, è come una tossico dipendenza, non potrei mai farne a meno.

Rossano RossiHai avuto una formazione artistica? Di che tipo?
Rossano Rossi: Dalle mie parti l’attività economica più importante è l’oreficeria, o meglio lo era, vista la crisi attuale del settore; comunque anni fa esistevano tantissime imprese orafe, e quindi ho studiato presso un accademia, l’arte dell’oreficeria, e soprattutto il disegno e la creazione di gioielli. Avrei avuto sicuramente importanti sbocchi in quel settore, ma amavo troppo disegnare delle storie, piuttosto che creare pezzi unici, e quindi poi ho optato per il fumetto.

Quali sono i disegnatori italiani e stranieri a cui ti sei ispirato nel corso della tua carriera? Ce n’è qualcuno più di altri che consideri idealmente il tuo maestro?
Rossano Rossi: Tanti maestri, bisogna avere l’umiltà e la capacità di apprendere dai grandi artisti, sapersi soffermare ad osservare, ogni particolare ogni piccolo dettaglio ti può servire per arricchire il tuo bagaglio tecnico, comunque i disegnatori che più mi hanno influenzato e che più ho ammirato posso citare Raymond, Ticci, Civitelli e Bianchini, gli ultimi due in special modo sono stati davvero dei veri insegnanti, visto che ho frequentato a lungo i loro studi, e ho anche avuto un lungo periodo di collaborazione con Bianchini.

Quando e come hai cominciato a pubblicare i tuoi primi lavori?
Rossano Rossi: Verso la fine degli anni 80. Ho iniziato con fumetti erotici, per poi passare a storie di genere splatter ed horror.

Rossano Rossi a desenharLa tua vocazione è stata subito per il disegno realistico?
Rossano Rossi: Direi di sì, fin da piccolo amavo disegnare i cowboys e gli indiani, piuttosto che i paperi e i topolini, ho sempre avuto il bisogno di rappresentare la realtà.

Come sei entrato a far parte dello staff della Sergio Bonelli Editore? Quale è stato il tuo primo lavoro?
Rossano Rossi: Grazie a Marco Bianchini, che mi fece disegnare molte tavole di Mister No, fare le matite. Dopodichè fui contattato da Federico Memola, in quel periodo uno degli sceneggiatori di Zona X, che mi volle tra i disegnatori della sua nuova serie “ La Stirpe Di Elan”, e da li è partita la mia sfolgorante carriera (si fa per dire).

Com’è lavorare per Sergio Bonelli?
Rossano Rossi: È un grande piacere, è come stare nell’Olimpo, nel gota del fumetto italiano, stai in mezzo a tanti numeri uno… è un privilegio, ma hai anche molte responsabilità. I lettori sono sempre più esigenti giustamente, e la crisi del settore si fa sentire, quindi bisogna cercare il più possibile di proporre un prodotto di qualità elevata.

O Tex de Rossano Rossi em CastelsardoNel corso della tua carriera ti sei dimostrato un disegnatore abbastanza eclettico. Per Bonelli, infatti, hai disegnato: una serie avventurosa classica come Mister No; il fantasy del “La stirpe di Elan”; il non facilmente classificabile “Jonathan Steele”, il thriller poliziesco di “Nick Raider” ed ora il western di Tex. Viene spontaneo chiederti: come ti trovi in quest’ultima esperienza e cosa pensi del genere western e su Tex in particolare?
Rossano Rossi: Come ho già scritto in precedenza, ho sempre amato il genere western, e ho letto Tex fin da piccolo, quindi disegnare Tex mi da una grande gioia, come un calciatore che gioca con la squadra per cui tifa; il fatto che poi Tex abbia tanti lettori espertissimi che conoscono cose che io neanche immaginavo dà ancor più soddisfazione, starei ore ad ascoltarli, spesso ti danno idee interessanti. Comunque ho un piacevole ricordo della stirpe di Elan, lì ho potuto davvero sbizzarrire la mia fantasia e creare degli scenari fantasmagorici; penso ancora oggi di aver disegnato in quegli anni alcune delle mie tavole più belle.

Come sei arrivato a Tex?
Rossano Rossi: Spinto dal mio amico e collega Fabio Civitelli, che mi ha invitato a più riprese a mandare delle tavole di prova in redazione, lui ha sempre creduto nelle mie potenzialità. Purtroppo sono una persona un pò timida e introversa, non so se lo avrei fatto mai, per iniziativa personale.

Tex por Rossano RossiPer Tex hai dei modelli di riferimento, fra i disegnatori già presenti, oppure delle preferenze specifiche, verso alcuni di loro? In caso positivo, quali?
Rossano Rossi: Sicuramente Civitelli e Ticci sono i disegnatori che più hanno influenzato il mio tratto. Sto cercando però pian piano di riuscire a delineare uno stile più personale, ma ci vorrà del tempo, è un processo lungo.

Al di là dei modelli, comunque, tu come vedi Tex? Quali sono le sue caratteristiche che il disegnatore dovrebbe saper evidenziare?
Rossano Rossi: Tex deve essere Tex, quindi la somiglianza innanzitutto; l’aspetto più importante è che fosse subito riconoscibile dal lettore, e penso di esserci riuscito. E poi deve essere un tipo tosto, slanciato, spalle larghe, ma senza esagerare ovviamente; poi sto molto attento alle espressioni, mentre con Carson ci si può un pò più sbilanciare, su Tex vanno assolutamente evitate espressioni troppo clownesche, non sono da lui.

Hai già pubblicato due tue storie per Tex, Almanacco del West 2005 e Tex gigante 567-568. Come ti sei trovato con le sceneggiature di Claudio Nizzi?
Rossano Rossi: Nizzi è un grandissimo autore, sa far muovere i personaggi in maniera perfetta, quindi non ho mai avuto il minimo problema con lui, c’è un buonissimo feeling.

Rossano Rossi desenhando TexAl tuo debutto nella saga di Tex sei stato aiutato dal mitico Fabio Civitelli. Puoi raccontarci in cosa è consistito il suo aiuto e come mai è stato necessario?
Rossano Rossi: Semplicemente perché ero in ritardo con i tempi di consegna, quindi per finire la storia nei tempi previsti, Fabio mi ha dato una mano realizzando le matite delle ultime 35 tavole.

Come definiresti con un solo aggettivo i quattro pards?
Rossano Rossi: Implacabili!!!!

È facile far recitare i personaggi texiani?
Rossano Rossi: Direi che è abbastanza facile nelle scene ricche d’azione, un pò più difficile nelle scene solo di dialoghi, si rischia di essere un pò monotoni, quindi io cerco il più possibile di curare l’espressività dei personaggi, e cerco anche di variare abbastanza le inquadrature.

Intrigo Militare - PAG 11A quanto ci risulta, stai disegnando una nuova storia di Tex. Puoi anticiparci qualcosa: chi è lo sceneggiatore, quale è l’ambientazione ecc.?
Rossano Rossi: Sì, si tratta di una storia sempre su due albi, ambientata in New Mexico, scritta da Claudio Nizzi. La vicenda narra di un traffico di armi, tra i protagonisti dell’episodio, c’è il generale Davis, grande amico di Tex; anche in questo caso i due rangers sono stati chiamati da Davis per aiutarlo a risolvere una situazione intricata, ma ad Albuquerque, luogo dell’appuntamento segreto tra Davis e i due pards, Davis non si presenta, è letteralmente scomparso, quindi Tex e Carson si mettono sulle sue tracce… mi fermo qui, non voglio rivelare troppo.

Intrigo Militare - PAG 3Se tu potessi esprimere delle preferenze tra le varie tipologie di storie texiane preferiresti disegnare quelle più tipicamente western con ampi spazi, indiani ecc, oppure western urbani oppure magari storie di magia e mistero?
Rossano Rossi: L’ideale sarebbe poter alternare; l’ambientazione tipicamente western è sicuramente la mia preferita, ma non nascondo che le storie ricche di misteri e magia nera, mi intrigano molto, e quindi magari mi piacerebbe realizzare un avventura di questo tipo, l’importante è che sia plausibile e ben sceneggiata.

Che rapporto hai con il pubblico di Tex?
Rossano Rossi: Direi ottimo, c’è un ottimo feeling con i lettori, e il loro apprezzamento è un grande stimolo.

Dieci anni dopo - PAG 58Quanto tempo impieghi per disegnare una tavola? Hai degli orari? Come si articola una tua giornata tipo fra lavoro, letture, tenerti informato, ozio, vita familiare?
Rossano Rossi: Sono abbastanza lento, mediamente ci metto un paio di giorni per realizzare una tavola, non ho degli orari precisi lavorando a casa; diciamo che lavoro spesso fino a tarda sera, ma faccio delle pause per rilassarmi e concentrarmi; la vita familiare non esiste, essendo single e vivendo da solo, non so se riuscirei a concentrarmi se avessi una famiglia, già è dura così.

Puoi illustrare sinteticamente gli strumenti di lavoro con cui realizzi i tuoi disegni?
Rossano Rossi: Uso cartoncino ruvido della Fabriano, matite dure in genere H e 2H, mi piace appuntarle molto fini per poter disegnare i dettagli più piccoli; per il ripasso a china, uso essenzialmente i pennelli Windsor e Newton n.1 e n.2, che ti danno quella morbidezza e freschezza nel segno ancora inarrivabili da qualsiasi altro strumento; uso anche i pennini in alcuni casi, e i pennarelli soprattutto per linee e figure geometriche.

Dieci anni dopo - PAG 52È difficile procurarsi il materiale per l’ambientazione? Te lo fornisce la redazione o lo sceneggiatore? Quali rapporto hai con quest’ultimo?
Rossano Rossi: Diciamo che utilizzo molto internet, la rete è uno strumento formidabile per documentarsi, e poi anche libri fotografici e vecchi fumetti, lo sceneggiatore in alcuni casi mi fornisce della documentazione, soprattutto se ha un idea ben precisa della scena da disegnare, ma in genere mi lascia ampia libertà.

Nelle tue tavole preferisci lasciare spazio solo alla tua fantasia, oppure utilizzi anche altro materiale di supporto come fotografie, libri o altro? Utilizzi Internet per documentarti?
Rossano Rossi: Come ho già risposto sopra, sì, uso di tutto anche immagini tratte da DVD, le catturo con il PC e le stampo; si possono trovare ottimi spunti nei vecchi film western.

Nel 2007 abbiamo avuto in Portogallo un’anticipazione mondiale di quindici nuovi disegnatori di Tex. Come vedi questa entrata di tanti nuovi elementi nello staff di Tex? Questo potrebbe essere un nuovo corso nella vita della serie?
Rossano Rossi: Un ricambio generazionale purtroppo era necessario, il tempo passa per tutti. Se questo porterà dei cambiamenti non posso dirlo, anche perché questo dipenderà dagli sceneggiatori più che dai disegnatori, magari una freschezza, un certo rinnovamento stilistico, ci potrà essere, ma è ancora troppo presto per fare questo tipo di valutazioni, molti disegnatori sono arrivati da pochissimo tempo.

Dieci anni dopo - PAG 11C’è stato un rinforzo anche a livello di sceneggiatori ultimamente. Pensi che fosse qualcosa d’inevitabile? E con tanti sceneggiatori non pensi si possa correre il rischio di vedere Tex snaturato?
Rossano Rossi: Penso di no, mi sembra che siano stati scelti sceneggiatori all’altezza della situazione, e che ben si adattano all’atmosfera texiana; l’importante poi è che ci sia un buon coordinamento, credo che i nuovi autori porteranno una nuova linfa nelle storie, mantenendo però il solco della tradizione il più possibile inalterato.

Secondo te cos’è che rende Tex l’icona che è?
Rossano Rossi: Il fatto che resista sulle scene da ben 60 anni, è un segno evidente che è ormai entrato nel nostro immaginario collettivo. Tex è un’icona, tutti noi vorremmo essere come lui, almeno in certi momenti; purtroppo nella realtà non esiste nessuno in grado di stare dalla parte dei deboli, e in grado di combattere i soprusi dei potenti e prepotenti, quindi Tex riesce a darci quelle piccole soddisfazioni che la vita reale non sempre riesce a dare, peccato che siano solo soddisfazioni disegnate.

Che futuro vedi per Aquila della Notte?
Rossano Rossi: Spero un futuro roseo, ricco di nuove avventure. Certo il momento non è dei migliori per il fumetto in generale, la concorrenza di nuovi strumenti di intrattenimento è molto forte, ma credo che un personaggio come Tex sia ormai entrato a far parte del nostro immaginario collettivo; rinunciare a leggersi una bella avventura di Tex sarebbe come rinunciare a mangiarsi una buona pizza… oltretutto i fumetti non ingrassano, e quindi non c’è nessuna controindicazione, anzi sono un toccasana per lo spirito.

Dieci anni dopo - PAG 120E i tuoi progetti per il futuro? Puoi anticiparci qualcosa?
Rossano Rossi: Come ho già detto sto lavorando ad una nuova storia texiana su 2 albi, e penso che ne avrò per almeno un paio di anni, essendo molto lento e meticoloso.

Tu, Fabio Civitelli, Marco Bianchini, Fabio Valdambrini, Marco Santucci. Tutti bravissimi disegnatori di Arezzo, una città che ha dato molto al fumetto, soprattutto quello Bonelliano. Esiste, quindi, una vera e propria scuola aretina del fumetto?
Rossano Rossi: Diciamo che siamo bravi… poi se esista una scuola aretina non direi, visto e considerato che non abbiamo contatti costanti. Certo si può dire che ci accomuna uno stile piuttosto simile per certi aspetti, molto pulito e dettagliato, soprattutto con Civitelli e Bianchini che, non a caso, sono stati i miei maestri. Quindi ci siamo influenzati abbastanza, adesso però ognuno di noi sta cercando una sua strada più personale, penso.

Quali sono i tuoi rapporti con gli altri autori aretini?
Rossano Rossi: Direi ottimi, anche se purtroppo non ci vediamo molto spesso, ma devo dire che tra noi c’è un ottimo rapporto di amicizia, che va aldilà del contatto prettamente professionale.

Quali fumetti leggi attualmente, ovvero con quali ti identifichi maggiormente?
Rossano Rossi: I miei fumetti preferiti attualmente sono Dampyr, Magico Vento e anche Dylan Dog, oltre a Tex ovviamente. Vorrei trovare il tempo per leggere altro, ma non ci riesco anche perché il fumetto americano mi ha molto deluso ultimamente, non vedo niente di nuovo e di interessante.

Rossano Rossi e os autógrafos para o seu públicoOltre ai fumetti, quale tipo di libri leggi? E quali sono le tue preferenze nel campo del cinema e della musica?
Rossano Rossi: Come già detto, non ho molto tempo per dedicarmi alla lettura, ma amo molto la fantascienza, anche nel cinema è il genere che preferisco, ma amo molto anche i thriller e il western, anche se sono diventati una rarità, purtroppo. Nel campo musicale amo il rock, soprattutto del passato, la musica attuale è piuttosto scadente.

Bene, noi avremmo finito. C’è ancora qualcosa che vorresti dire? Qualcosa che non ti è stato chiesto e che avresti assolutamente voluto far sapere ai nostri lettori?
Rossano Rossi: Penso di aver detto abbastanza, vorrei solo rivolgermi ai lettori e ai miei estimatori, ringraziandoli di cuore per il loro sostegno, nella speranza che continuino a seguirmi in futuro con lo stesso entusiasmo.

Caro Rossano Rossi, a nome del blog portoghese di Tex ti ringraziamo moltissimo per l’intervista che ci hai così gentilmente concesso.
Rossano Rossi: Io ringrazio sentitamente voi per l’attenzione concessami, e vi auguro di continuare sempre cosi’, con la stessa passione ed entusiasmo.
Un grande saluto.

(Cliccare sulle immagini per vederle a grandezza naturale)
Fotografie di Rossano Rossi e Omar Bacis

12 Comentários

  1. Nell’inchiostrazione, il suo stile sta diventando sempre meno “civitelliano”… Ora mi ricorda quasi Monti

  2. Cavoli!Pensavo fosse un pivello alle prime armi ,invece ha gia´ ampiamente superato il mezzo del cammin di nostra vita e gia´ non porta piu´ i capelli.
    Comunque e´ un grande e assieme ai Cestaro sara´ il portabandiera del futuro.

  3. Bellissima intervista,in effetti avevo notato una forte somiglianza stilistica fra Rossi e Civitelli,ma se Rossi è stato allievo di Civitelli…

  4. In queste tavole però mi sembra di cogliere un segno un po’ più pastoso e modulato, che mi ricorda un tantino Monti (ad es. l’albero in primo piano nella vignetta centrale o i panneggi sulla schiena di Tex nella penultima vignetta).

  5. Sergej, è vero anche questo… incredibile quante cose si scoprano guardando un disegno con maggiore attenzione… ma credo che presto Rossi arriverà a un suo stile personalissimo: è a un passo dal grande salto 😉

  6. Rossano Rossi, da quando è uscita la sua prima storia texiana, è entrato nella cerchia dei miei preferiti…
    Un disegnatore che vedrei volentieri anche su Zagor, per il suo tratto “classico” e pulito….

  7. Inchostrazione diversa da quella di Civitelli (quella di Civitelli è forse un pò troppo “chiara” ). Sotto questo punto di vista si avvicina un pò più a Monti.
    Comunque a me piace più di Monti.

  8. Per il mio modesto parere, trovo molte similitudini tra Rossi e gli Esposito Bros, due autori (anzi tre) relativamente “giovani” che hanno saputo interpretare in maniera impeccabile il modello classico portando anche una personale ventata di novità… 😉

  9. Bravo disegnatore, anche se giovane. Simpatico e disponibile con i fans.
    Sinceramente non mi ricordavo di lui anche se ho preso tutta la serie di Zona X.
    Sono sicuro che con gli anni saprà darci delle belle soddisfazioni su Tex.
    Unica piccola critica è che vorrei che prendesse uno sile tutto suo, ma sono sicuro che con il tempo questo avverrà.

  10. Disegnatore bravissimo!
    La sua storia sulla serie inedita era uno spettacolo per gli occhi!
    Complimenti Rossano… il tuo stile mi piace tantissimo!

    Nino

  11. Vorrei sapere se tra di voi c’è qualcuno che è a conoscenza di tutti i lavori di Rossano Rossi, compresi quelli erotici degli anni novanta. Grazie per l’aiuto.

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