Dedicato a Sergio Bonelli, per Enzo Pedroni

Per Enzo Pedroni

Proprio in questi giorni ricorre il primo anniversario dalla morte di Sergio, ricordo ancora con immenso dolore quella mattina in cui ricevo la telefonata con la quale mi annunciano la sua scomparsa, sono rimasto in silenzio per diversi minuti, con la sensazione sempre più consapevole che un pezzo importante della mia vita se n’era andata con lui.

Oggi però il mio ricordo di lui non vuole lasciare spazio al dolore, bensì ai ricordi belli dei momenti che ho potuto trascorrere direttamente con lui e in maniera indiretta grazie ai suoi albi.

Come tanti altri che lo ricorderanno ho avuto fin dalla più tenera età un rapporto d’immenso amore verso i suoi fumetti e non solo i suoi, ricordo le ore interminabili perso nei miei sogni di bambino, cavalcando con immensa gioia i cieli della fantasia.

Per anni ho letto il suo nome all’interno degli albi e mi domandavo, quanto merito ha questo signore per questi fumetti che mi piacevano così tanto, dopo alcuni anni scoprirò che Sergio racchiudeva in unica figura la proprietà della casa editrice, la direzione e ultimo ma non meno importante scriveva col nome d’arte Guido Nolitta, bellissime storie per Zagor e Mister No.

Mi rimaneva ancora un’ultima grande curiosità, l’immenso desiderio di poter chiacchierare con lui, tutto questo avverrà nel maggio del 1984 a Bologna ad una mostra del fumetto, nella quale lui era presente ed io con grande timidezza mi sono avvicinato, trovando in lui grandissima disponibilità e cortesia.

Sarà la prima di tante volte che ci siamo incontrati a Milano oppure in giro per l’Italia nelle varie mostre del fumetto e conferenze alle quali Sergio partecipava sempre con immenso piacere fino all’ultima volta il 24 luglio 2011 a Rimini nella sua ultima apparizione pubblica, dove Sergio ancora una volta si dimostrerà capace di grandi gesti come quando entro nella sala della conferenza con mia figlia e lui ferma il suo intervento e mi ringrazia con grande calore per essere arrivato, di quel giorno mi rimane il ricordo indelebile e struggente dell’ultimo abbraccio che ci siamo scambiati la sera dopo la cena al ristorante.

Sergio aveva tra le sue tante qualità la rara capacità di voler avere sempre un contatto con i suoi lettori lo cercava, lui non si rifiutava mai di scambiare un opinione, un parere fosse anche la prima volta che t’incontrava, inoltre aveva una memoria di ferro e anche a distanza di tempo si ricordava di te.

Ringraziava in ogni occasione i suoi lettori, sempre disponibile ed era di una generosità umana e non solo incredibile, assolutamente un signore nel vero senso della parola.

Vorrei chiudere questo mio ricordo di lui con l’augurio che nel cielo dove il mio sguardo non riesce ad arrivare, Sergio Bonelli/Mister No continui a volare felice sopra di noi con il suo Piper e mi piace pensare che sia consapevole che rimarrà sempre nei nostri cuori insieme alle suo storie immortali, ciao Sergio.

(Cliccare sulla foto per vederla a grandezza naturale)

Um comentário

Deixe um comentário

O seu endereço de email não será publicado. Campos obrigatórios marcados com *