Sui sentieri Europei con Tex ed i suoi padri!

Europa, Ottobre 2006
Map 24 è un sito interessante per chi viaggia in auto. Descrive l’itinerario da seguire passo passo, da un qualunque indirizzo nel mondo sino a quello di destino. Giusto, basta che l’indirizzo finale non si trovi nel centro di Milano. Già, perché lì non c’è tecnologia che resista al traffico caotico della città Italiana, dove non esistono vigili urbani e il semaforo sembra una decorazione natalizia.

Dorival em frente ao Hotel WashingtonMa per tre pards abituati a cavalcare in innumerevoli praterie e con l’aiuto del quarto pard che inviava segnali di fumo attraverso il cellulare, l’arrivo all’Hotel Washington, nostro punto d’arrivo, non è stato un compito impossibile. Eravamo tutti molto ansiosi. Nessuno di noi era un marinaio al primo viaggio alla Sergio Bonelli Editore, ma una tra noi era mozzo, accompagnato da due nostromi già avvezzi.

Estacionado em MilãoParcheggiare l’auto davanti all’Hotel è stata un’altra avventura. Dopo esserci fermati in un posto sbagliato, abbiamo scoperto che tutto sommato non ci eravamo sbagliati: a Milano è normale parcheggiare (e perfino guidare !) sui marciapiedi. In Italia, così come gli Italiani, abbiamo lasciato l’auto ferma e abbiamo percorso a piedi (già, perché dopo tutta l’esperienza che abbiamo trascorso quell’auto si sarebbe mossa di lì solo il giorno della partenza) i pochi edifici che ci separavano dal mitico numero 38 della Via Michelangelo Buonarroti.

José Carlos Francisco chegando a AmesterdãoDurante il tragitto abbiamo ricordato il nostro percorso fino lì: ci eravamo incontrati quattro giorni prima in Olanda, dove risiede la texana Brasiliana, Fernanda Martins. Dal Portogallo è arrivato José Carlos Pereira Francisco, rappresentante della Mythos Editora in questo bel Paese affacciato sull’oceano e un giorno dopo, dal Brasile, è arrivato Dorival Vitor Lopes, editore di Tex, Zagor e degli altri titoli bonelliani.

Dorival Vitor Lopes chegando a Amesterdão

Questi ultimi due sono riusciti miracolosamente ad attraversare le tentazioni (Free-shops, bar ed altre ancora…) di uno dei maggiori aeroporti europei, lo Schiphol, e fare la loro via crucis sino ai bagagli, uscendo intatto dalle porte automatiche che danno accesso alla sala d’attesa dell’aeroporto.

La nostra avventura texana è cominciata proprio lì, nei Paesi Bassi, in una visita ad una fiera dei fumetti, dove case editrici, distributori e gente comune vendevano e scambiavano riviste in vari stand.

Erik, Fernanda, Dorival, José Carlos e Edward

Alla porta siamo stati ricevuti da Erik, grande collezionista di Tex nonché webmaster del sito olandese di Tex (www.texwiller.nl), e ci siamo recati con lui nel suo stand dove abbiamo incontrato anche Edward, un altro fan del nostro Ranger.

Dall’Olanda, dove abbiamo noleggiato i cavalli, ooops, un’auto, abbiamo proseguito verso l’Italia, attraversando la Germania ed accampandoci a Basilea, in Svizzera, per lasciar riposare gli animali…

Ed eccoci davanti alla SBE ! Parlare con il portiere della casa, entrare nell’ascensore e suonare il campanello del 1° piano è stato come pigiare sull’acceleratore dei nostri battiti cardiaci. Il nostro primo contatto è stato con Giulio Terzaghi, direttore amministrativo dell’editrice, già conosciuto da Dorival e José Carlos durante la visita di quattro anni fa (cfr. Tex brasiliani 396 e 397). Dopo lo scambio dei saluti, Giulio ci ha lasciati liberi di entrare nei locali e di parlare con le persone che stavano lavorando. In quel momento ci è stato riferito che Claudio Villa aveva telefonato confermando il suo arrivo il giorno dopo per onorarci con la sua presenza e poterlo così conoscere di persona.

Moreno Burattini e FernandaSiamo scesi al piano terreno: in un nascondiglio segreto, in mezzo alla foresta di Darkwood, abbiamo incontrato uno dei veri spiriti dietro la Scure: Moreno Burattini. Tanto felice della nostra visita quanto noi lo eravamo di essere lì, vicino a lui. Ci ha mostrato alcune stampe di una nuova storia di Zagor che si svolgerà nella Bahia, in Brasile, che racconterà di un viaggio di Zagor in America del Sud e che dovrebbe uscire in edicola in Italia nel 2008, integrata da un ciclo di una decina di episodi. “Rivolta a Bahia” è il titolo provvisorio dell’avventura in cui Zagor si trasferirà in Brasile, scritta da Mignacco e disegnata da Della Monica. Disegni meravigliosi, di cui abbiamo avuto il privilegio di vedere le pagine iniziali, dai dettagli minuziosi del Pelourinho e rituali di macuba ritratti con la perfezione di chi sembrava avere vissuto sempre nella Bahia.

Roberto Paravano e José CarlosSiamo saliti di nuovo al primo piano, dove abbiamo incontrato il nostro amico instancabile, Roberto Paravano, il guardiano fedele dei tesori texiani della casa Editrice. Tra una telefonata e l’altra, mangiando un panino mentre dava conto al personale interno, Roberto ci ha dedicato un’attenzione unica.

In assenza di Sergio Bonelli in quel primo giorno abbiamo avuto l’onore di essere ricevuti da Decio Canzio, che già avevamo conosciuto, Direttore Generale dell’editrice ed anche sceneggiatore di Tex l’anno scorso, Una persona gradevolissima, che, nonostante l’età, comandava ancora la SBE con polso di ferro. Oggi è andato in pensione.

Fernanda, Decio Canzio e José CarlosCom Corrado Roi

E come se non bastasse in questo primo giorno abbiamo avuto ancora il piacere di conoscere personalmente Corrado Roi, affermato disegnatore soprattutto di Dylan Dog, responsabile anche delle copertine di una nuova rivista bimestrale chiamata “Dylan Dog Grande Ristampa”, che ripropone, in ordine cronologico, i primi episodi della serie in volumi di oltre 300 pagine ciascuno.

Abbiamo ritrovato anche Ornella Castellini, segretaria amministrativa, Luca Crovi, responsabile del materiale negli Almanacchi, di cui è responsabile Maurizio Colombo, creatore, con Mauro Borselli del personaggio Dampyr, per il quale produce anche gli argomenti e le sceneggiature. José Carlos e Fernanda, nel ruolo di veri paparazzi, hanno registrato tutto per i posteri, utilizzando le loro macchine fotografiche fra un autografo e l’altro.

Com Ornella Castellini

Maurizio Colombo, José Carlos e Luca Crovi

Dorival e Alfredo Castelli
Anche il secondo giorno del nostro soggiorno a Milano è stato pieno di emozioni indimenticabili. Per cominciare abbiamo avuto il piacere di ricevere la compagnia del nostro quarto pard, l’italianissimo Gianni Petino, che non aveva potuto essere dei nostri il giorno prima a causa di una febbre. Tutti e quattro insieme siamo entrati una volta di più nella casa dei sogni di carta, accompagnati da Alfredo Castelli, creatore di Martin Mystère, che stava arrivando in quel momento alla editrice e che così abbiamo avuto il piacere di conoscere.

In attesa dell’arrivo di Sergio Bonelli abbiamo fatto un giro all’interno dell’editrice, e ne abbiamo approfittato per rivedere Mauro Marcheselli, argomentista di Dylan Dog ed autore di alcune delle migliori storie dell’investigatore dell’incubo (Il lungo addio, Johnny Freak, Finchè morte non vi separi); con l’occasione gli abbiamo fatto i nostri auguri per la recente promozione a capo redattore centrale. Marcheselli ci ha presentato Michele Masiero, uno degli attuali argomentisti del personaggio.

Mauro Marcheselli e José CarlosJosé Carlos e Michele Masiero

Capas originais da autoria de Claudio VillaFinalmente abbiamo vissuto uno dei momenti più attesi in questo viaggio: conoscere personalmente il disegnatore Claudio Villa. Sempre con una simpatia incredibile, abbiamo avuto il piacere di poter apprezzare i disegni che aveva fatto per una copertina di un’edizione speciale di Tex, nonché quella dell’edizione di dicembre, intanto che ci spiegava i particolari sempre con attenzione e dolcezza: da un originale in formato 25×35 cm viene ricopiata una riproduzione in A4, che l’artista provvede a colorare integralmente a mano.

José Carlos, Tex e Claudio VillaMoreno Burattini, José Carlos, Claudio Villa, Dorival e Gianni Petino

Abbiamo approfittato della sua presenza per fare qualche foto con una statua di Tex in formato gigante disegnata dallo stesso Villa, e dopo, utilizzando la scrivania vuota di Mauro Borselli, in pochi minuti sono usciti dalle sue mani magiche ben quattro disegni di Tex, sia come Ranger che come Aquila della Notte, che ha regalato a ciascuno di noi accompagnati da una dedica personalizzata.

Gianni e Claudio Villa

Claudio Villa e Fernanda

Con un sorriso impagabile, solamente un grande artista ed una grande persona come lui è capace della umiltà che ha dimostrato nel donarci dei momenti speciali così speciali ai suoi ammiratori.

José Carlos e Gianfranco Manfredi

Dopo di lui abbiamo conosciuto ancora il creatore di Magico Vento e adesso anche argomentista di Tex, Gianfranco Manfredi, che ha donato a ciascuno di noi foto ed edizioni di Magico Vento autografate.

E finalmente un po’ di tempo dopo, arriva Sergio Bonelli, appena rientrato dal una riunione a Rovereto. Dopo i saluti abbiamo conversato gradevolmente per quasi un’ora, tuffati in quell’ambiente pieno di fumetti, carte, disegni originali…un locale consacrato e di culto, per qualunque fan del mondo Bonelli e dove ancora una volta viene riconosciuto il valore del lavoro della Mythos Editora per come i personaggi Bonelli sono stati pubblicizzati.

Fernanda, Sergio Bonelli, Gianni e Dorival

Sergio Bonelli e o autógrafo

Dorival, José Carlos, Fernanda, Roberto, Castelli, Burattini, Manfredi, Masiero e GianniL’ora del pranzo è arrivata in fretta e Sergio Bonelli ci ha portati tutti, compreso suo figlio Davide ed alcune persone dello staff, in un gradevolissimo ristorante italiano. Eravamo tredici a tavola e la conversazione è andata avanti perfettamente in una mistura di Inglese, Portoghese e Italiano, finchè è arrivato il momento di lasciare la compagnia con eccezione di Sergio Bonelli, che ci avrebbe dedicato gran parte di sabato, pranzando e cenando con noi.

Marco, Fernanda e José CarlosEd eccoci al sabato, che è iniziato molto presto, alle porte dell’editrice. Qui avevamo dato appuntamento a vari amici italiani del forum “Spirito con la scure”, per un incontro bonelliano approfittando del fatto di trovarci a Milano per conoscerci. Con nostra grande sorpresa sono arrivati amici anche da molto lontano, chi in aereo, chi in treno; qualcosa che dimostra la simpatia e l’interesse con cui eravamo attesi, a riprova che Tex spezza le barriere, costruisce ponti e crea forti legami d’amicizia.

Sergio Bonelli, a conoscenza di questo incontro bonelliano in onore dei viaggiatori di lingua portoghese, ha aperto in via eccezionale le porte della redazione (una cosa senza precedenti, sia detto en-passant) per riunirsi con noi per oltre due ore, in un dibattito sulla situazione e la storia dei fumetti lungo gli anni e rispondendo alle innumerevoli domande che gli venivano poste, per la felicità di tutti i presenti, mostrandoci che la sua memoria era in forma smagliante. E il grande Maestro continuava a risponderci, un po’ in italiano, un po’ in portoghese affinché tutti noi potessimo comprendere le domande e le relative risposte.

Com amigos italianos do fórum SpiritoconlascureSergio  Bonelli
Almoçando com Sergio Bonelli

Sergio ci ha parlato anche un po’ dei suoi viaggi in Brasile, in particolare São Luís do Maranhão, luogo di nascita di Fernanda, dimostrando ancora una volta di essere una persona splendida e di una modestia e coerenza intellettuale veramente uniche, per non parlare della immensa disponibilità di tempo ed energia dedicata al nostro gruppo ed invitando tutti a pranzo in un ristorante lì vicino.

Fernanda em frente da livraria MondadoriNei momenti in cui eravamo fuori dalla SBE abbiamo approfittato per fare due passi per Milano: uno dei locali in cui siamo stati è stata la famosa libreria Mondadori.

In un edificio enorme (prima era un cinema) c’erano montagne di libri e fumetti dell’editrice omonima, con una sezione particolarmente importante per noi: quella dedicata a Bonelli, con i bellissimi cartonati di Tex che si stagliavano fra altri importanti e noti personaggi delle storie delle “nuvole parlanti”.

Nelle nostre passeggiate non abbiamo potuto tralasciare di visitare anche uno dei posti più famosi di Milano: il Cimitero Monumentale che, oltre ad essere un posto di sepolture, è anche un centro culturale dove sono raccolte opere d’arte famose. Costruito tra il 1863 ed il 1866, il “Monumentale” è famoso sia per i personaggi illustri che vi riposano che per le sculture che adornano ogni tomba.

Cemitério Monumental em MilãoAffascinati dall’esposizione delle opere d’arte che si aprivano ai nostri occhi, abbiamo scoperto, quasi per caso, tra le tombe niente di meno che di Verdi, Toscanini, Manzoni, la tomba della famiglia Bonelli. Con le ali spiegate, un angelo di marmo scuro si staglia sopra il mausoleo, quasi a proteggere il sonno eterno della moglie di Gianluigi Bonelli e della sua famiglia. Il “vecchio” Gianluigi Bonelli non è sepolto qui, come ci ha riferito il figlio Sergio, ma per noi, davanti a quella tomba, la cosa non era importante: davanti a noi, in un modo o nell’altro, c’erano le radici del nostro Tex e pertanto era doveroso il nostro omaggio silenzioso.

Era la nostra ultima sera nella città della moda e dei fumetti. Mentre ci preparavamo per la cena di saluto con Sergio Bonelli, abbiamo lottato per chiudere le valigie che non riuscivano a contenere i fumetti, la più gran parte autografati, che ci erano stati donati nella editrice. Il nostro anfitrione ci ha portato in un ristorante che già conosceva, ma che, a sorpresa, era stato completamente rammodernato ed era incredibilmente pieno di clienti; meno male che prudentemente aveva fatto riservare un tavolo. Non sono bastati il susseguirsi delle portate, né il rumore dei clienti ad impedirci di poter sfruttare ancora per qualche ora la sempre piacevole presenza del nostro idolo, che ha il pregio di farti sentire immediatamente a tuo agio, come se ti conoscesse da sempre.

Sergio Bonelli, José Carlos e Dorival LopesFernanda Martins, Sergio Bonelli e Dorival Lopes

Siamo rientrati alle nostre case il giorno dopo. Abbiamo passato insieme solamente una settimana, attraversato quattro nazioni, conosciuto o rincontrato persone assolutamente speciali. Momenti indimenticabili che rimarranno per sempre scolpiti nella nostra memoria. Bè… anche nelle valigie piene di fumetti!!

Testo di Fernanda Martins e José Carlos Francisco
Fotografie di Fernanda Martins, José Carlos Francisco e Marco Andrea Corbetta
Traduzione di Gianni Petino, collezionista di Tex dal 1949
(Cliccare sulle foto per vederle a grandezza naturale)

2 Comentários

  1. E’ stato molto bello leggere il vostro racconto.
    Grazie da un lettore di Magico Vento e Julia! 😉

    Carlos!

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